24 gennaio 2015

Vigneti, Indipendenza Alimentare e Pescicani nei mari della Sardegna!

Vigneti, Indipendenza Alimentare e Pescicani 

nei Mari della Sardegna. 


Quest articolo vuole essere una discussione importante, 
invito i contadini, i viticultori e quanti coltivano la terra con un occhio 
al futuro. 

Mentre il mondo finanziario crolla, le principali banche americane 
ricevono dal loro governo l' ordine di stampare ed emettere moneta 
sul mercato perche' il debito pubblico e' arrivato a un punto che ci vorranno 
17 pianeti come il nostro con risorse da mettere sul mercato per ripagarlo 
tutto, (avete capito bene, il debito e' 17 volte piu' alto di cuanto puo' 
produrre il mondo intero in un anno)...
Mentre l' economia cade sotto le sue stesse opere maligne, 
nelle campagne dei paesini, nelle tenute agricole sperdute, dei 
poveri sfigati col mandato di agenti di vendita si aggirano a proporre 
bandi per la coltivazione delle canne, si, delle canne di fiume, quelle 
infestanti che crescono spontanee... 

arriviamo al dunque, se crescono spontanee perche' mai qualcuno 
dovrebbe pagare per farle coltivare? se lo stesso contadino ti darebbe 
dei soldi per espiantargliele dal campo o dal fosso di confine. 
Ecco, una delle risposte potrebbe essere che coltivando questo infestante, 
si tiene un terreno fertile, fermo dal produrre cereali di qualita', 
vigne, oliveti, frutteti o altro.




Esatto, questo campo potrebbe produrre cereali oppure frutta buonissima 
col biologico, invece affaristi senza scrupoli preferiscono inventare una strategia 
per tenerlo fermo a non produrre niente. 

In Sardegna abbiamo avuto la promessa di poter coltivare la colza 
per produrre energia... promessa disattesa... a Ottana hanno convinto 
i contadini a coltivare il cardo selvatico sulle pasture, per un misero contributo 
che poi non e' piu' stato dato, ma il cardo e' nemico del pastore, sti 
poveretti hanno dovuto ri espiantare a spese loro tutti i cardi che nel frattempo 
avevano radicato benissimo! 
Il Mais coltivato in Sardegna e' una fregatura... sarebbe molto piu' redditizio 
coltivarlo in Tunisia, che il gasolio costa poco, e la manodopera pure... 
Il bio gas, un altra fregatura, potrebbe inquinare pesantemente, inquinamento 
chimico e microbiologico se si spaccassero i serbatoi in cemento che lo 
contengono. 
Anche le serre fotovoltaiche altro non sono che un pagliativo per occupare spazi 
utili ad un agricoltura virtuosa... 
Ricordatevi che nel 2017 potrebbe decadere la legge delle quote vigna, ed 
allora potremmo produrre tanta uva da fare fallire tanti supermercati e 
multinazionali del vino! 
Ricordatevi che abbiamo un potere in quanto popolo di lavoratori, 
che fa davvero paura ai ricchi... 
Ricordatevi che gli inglesi e gli americani ci impiegarono quasi 2 anni 
per risalire l' Italia dalla Sicilia al confine con l' Austria... 
Deprimendo e snaturando l' agricoltura con queste sciocchezze che 
non hanno fondamento in natura, staccano la nostra entita' terrestre 
dal contatto con la terra, come madre e come spazio da vivere.
Alla fine della tempesta c' e' sempre il Sole.


Un consiglio? Impiantate nuovi vigneti! 
Impiantate vigneti eludendo le regole sulle quote! mettetene 
un pezzetto a nome di vostra moglie, un altro a nome della sorella o 
del fratello! impiantate vigneti e coltivate sempre!!! 
e non fatevi fermare dai pescicani della speculazione 
del fotovoltaico e della chimica verde!!!










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